In questi giorni sto ripercorrendo con la memoria tutti i linguaggi e gli ambienti operativi che mi hanno accompagnato negli anni, nello studio, nel lavoro e anche nel tempo libero.

In questo articolo parlerò delle mie origini: il BASIC.

gwbasic

Negli anni '80 il BASIC era montato di serie negli home computer, direttamente in ROM: ciò vuol dire che all'accensione si era subito pronti, senza alcuna necessità di caricare supporti di memoria di massa aggiuntivi. Al prompt si potevano impartire comandi diretti (es. LOAD per caricare programmi da cassetta) oppure direttamente listati BASIC.
E' qui che ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della programmazione.

Il passaggio da un home computer ad uno dei primi PC IBM compatibili era piuttosto tragico: innanzitutto c'era bisogno di un dischetto per caricare il DOS (i più fortunati erano dotati di hard disk) e anche dopo aver raggiunto il prompt c:\> non si sapeva cosa fare... non c'era un BASIC immediatamente pronto!

A quel tempo, a scuola, iniziavo a studiare programmazione e iniziavo a disegnare i primi flow-chart; trovavo molto utile riutilizzare le mie (poche fino a quel punto) conoscenze di programmazione per tradurre i flow-chart in BASIC, e più precisamente in GW-BASIC.

Oggi è ancora possibile utilizzare GW-BASIC ma è necessario utilizzare un emulatore come DOSBox (http://www.dosbox.com/): a mio avviso, GW-BASIC potrebbe essere ancora utilizzato a scopo didattico, non solo per la semplicità dell'ambiente, ma anche per la presenza di primitive grafiche che permettono di disegnare immediatamente punti e linee.

Dopo GW-BASIC è arrivato QuickBASIC (che poi è arrivato con il nome di QBasic fino a Windows 95): QuickBASIC presentava un'interfaccia con menù a tendina ma soprattutto (e finalmente direi) non richiedeva più la numerazione delle linee di programma.
qbasic

Infine arrivò anche il passaggio a Windows con Visual BASIC, fino a Visual BASIC 6. L'odierno Visual BASIC .NET ha perso ormai la caratteristica di semplicità; inoltre, se devo lavorare in ambiente .NET prediligo, e suggerisco, C#. A voler rivivere ora l'emozione delle sperimentazioni di quei fantastici anni '80 bisogna rivolgersi ad altri linguaggi, python davanti a tutti; e se proprio volete ricrearvi qualcosa che assomigli ad un vecchio home computer provate raspberry pi (https://www.raspberrypi.org).